DRAPPO DEL PALIO 2018

6/9/2018 9:53:41
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I cento anni dalla conclusione della Grande Guerra hanno
ispirato Joy Stafford Boncompagni nella realizzazione del drappo
del Palio della Balestra 2018, che i tiratori di Gubbio e di
Sansepolcro si contenderanno nel pomeriggio di domenica 9
settembre nella città biturgense. Il balestriere riprodotto con il
pennello è realmente esistito e l’artista lo ha individuato in una foto
che risale proprio al Palio del 1918: indossa la giacca e la cravatta,
cioè il vestito della festa, perché soltanto nel 1951 vi sarà l’avvento
del costume ed è assai probabile che nell’arco della settimana gli
eredi di questo signore con i baffi folti e ben curati (specie se ancora
abitassero a Sansepolcro) possano farsi vivi per indicare nome e
cognome dell’antenato immortalato con i colori acrilici da
un’autentica maestra dell’acquarello, che però per più motivi non ha
potuto applicare questa tecnica sul panno a lei affidato. Il balestriere
in borghese è collocato all’inizio di via dei Servi, strada storica ma
meno riprodotta anche nelle cartoline, che confluisce in una piazza
principale nella quale – altra novità – è riprodotta la Torre di Berta
nella sua originaria collocazione: finora, infatti, l’antico monumento
fatto saltare in aria nel 1944 era comparso a mo’ di simbolo.
Ulteriore curiosità: i caratteri delle scritte sono gli stessi che la
Buitoni aveva adottato per le sue campagne pubblicitarie. Come
oramai tradizione vuole nella giornata del 1° settembre, all’interno
della sala consiliare di Palazzo delle Laudi, si è tenuta la cerimonia di
presentazione, e dopo un breve saluto iniziale, il conduttore Michele
Foni ha fatto entrare il drappo, introdotto dai musici dei balestrieri in
costume, per poi cedere la parola a Joy Stafford Boncompagni, che
ha fornito la lettura del suo elaborato. Sono poi seguiti gli interventi
del sindaco Mauro Cornioli; dell’assessore alla cultura, Gabriele
Marconcini e del presidente della Società Balestrieri, Dario Casini,
tutti incentrati sulla causale storica delle feste di inizio settembre,
che deve costituire motivo di orgoglio per la comunità del Borgo.
Diversi gli intervenuti, fra i quali anche Chiara Cherubini in
rappresentanza della Salpa, la prestigiosa azienda della vicina San
Giustino che ha sponsorizzato l’operazione. “C’è tanto significato in
questo eccezionale drappo, persino rivoluzionario per certi dettami –
ha detto il presidente Dario Casini – e quindi ciò costituisce un valido
motivo in più per vincere la sfida contro gli amici eugubini e per farlo
rimanere in modo permanente nella nostra città”. Chiaro il messaggio
impresso da Joy Stafford Boncompagni nella sua opera: “Le armi –
ha sottolineato – debbono essere adoperate per sport e non per fare
la guerra. In questa sala – ha poi aggiunto – mi sono sposata 35 anni
fa e da oggi mi considero una biturgense al 100%”. Al termine,
nonostante qualche goccia di pioggia, il breve corteo storico è sceso
dalla sala in via Matteotti per compiere un breve tragitto in piazza
Torre di Berta, in via XX Settembre e in via Piero della Francesca per
mostrare pubblicamente il drappo.